Zanetti S.p.A.
Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001
____________________________________________________________________________________
38
corruzione e istigazione alla corruzione di membri degli organi delle Comunità europee e di
funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri,
previsto dall’ articolo 322-
bis
c.p, ed ai
sensi del quale
le disposizioni di cui agli artt. 314, 316, da 317 a 320 e 322, commi 3 e 4, c.p. si
applicano anche:
ai membri della Commissione delle Comunità europee, del Parlamento europeo, della
Corte di Giustizia e della Corte dei conti delle Comunità europee;
ai funzionari e agli agenti assunti per contratto a norma dello statuto dei funzionari delle
Comunità europee o del regime applicabile agli agenti delle Comunità europee;
alle persone comandate dagli Stati membri o da qualsiasi ente pubblico o privato presso le
Comunità europee, che esercitino funzioni corrispondenti a quelle dei funzionari o agenti
delle Comunità europee;
ai membri e agli addetti a enti costituiti sulla base dei Trattati che istituiscono le Comunità
europee;
a coloro che, nell’ambito di altri Stati membri dell’Unione europea, svolgono funzioni o
attività corrispondenti a quelle dei pubblici ufficiali e degli incaricati di un pubblico servizio.
Le disposizioni di cui agli artt. 321 e 322, commi 1 e 2 c.p., si applicano anche se il denaro o altra
utilità sono dati, offerti o promessi:
alle persone indicate nel primo comma del presente articolo;
a persone che esercitano funzioni o attività corrispondenti a quelle dei pubblici ufficiali e
degli incaricati di un pubblico servizio nell’ambito di altri Stati esteri o organizzazioni
pubbliche internazionali, qualora il fatto sia commesso per procurare a sé o ad altri un
indebito vantaggio in operazioni economiche internazionali ovvero al fine di ottenere o di
mantenere un'attività economica o finanziaria.
Le persone indicate nel primo comma sono assimilate ai pubblici ufficiali, qualora esercitino
funzioni corrispondenti, e agli incaricati di un pubblico servizio negli altri casi.
A.3. Attività sensibili
La Società ha individuato le attività sensibili e strumentali, di seguito elencate, nell’ambito delle quali,
potenzialmente, potrebbero essere commessi alcuni dei reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione
previsti dagli artt. 24 e 25 del Decreto:
richiesta, gestione e monitoraggio di finanziamenti agevolati, contributi, sovvenzioni e garanzie
concesse dalla PA
(ad es. contributi “
de minimis
” per investimenti su macchinari);
gestione dei flussi finanziari;