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Zanetti S.p.A.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001

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delle Camere di Commercio, gli amministratori di enti pubblici, i membri delle Commissioni Edilizie, i

giudici, gli ufficiali giudiziari, gli organi ausiliari dell’amministrazione della giustizia (ad esempio, i curatori

fallimentari).

L’incaricato di pubblico servizio svolge invece le attività attinenti la cura di interessi pubblici o il

soddisfacimento di bisogni di interesse generale assoggettate alla vigilanza di un’autorità pubblica. La

giurisprudenza penalistica ha chiarito che l’inquadramento burocratico del soggetto nella struttura di un

ente pubblico non costituisce criterio per riconoscere la qualifica di incaricato di pubblico servizio, poiché

ciò che rileva è l’attività in concreto svolta dal soggetto. Pertanto, anche un privato, o il dipendente di una

società privata può essere qualificato quale incaricato di pubblico servizio quando svolge attività finalizzate

al perseguimento di uno scopo pubblico e alla tutela di un interesse pubblico.

A titolo esemplificativo e non esaustivo possono essere considerati incaricati di pubblico servizio i

dipendenti del SSN, i dipendenti di enti ospedalieri, dell’ASL, dell’INAIL, dell’INPS, i dipendenti di aziende

energetiche municipali, banche, uffici postali, uffici doganali, i dipendenti delle Ferrovie dello Stato, dell’ENI

e di concessionari autostradali.

A.2. Reati applicabili

Sulla base delle analisi condotte sono considerati applicabili alla Società i seguenti reati nei rapporti con la

Pubblica Amministrazione:

malversazione a danno dello Stato

, previsto dall’art. 316-

bis

c.p. e costituito dalla condotta di chi,

estraneo alla Pubblica Amministrazione, avendo ottenuto dallo Stato o da altro ente pubblico o

dalle Comunità europee contributi, sovvenzioni o finanziamenti destinati a favorire iniziative dirette

alla realizzazione di opere od allo svolgimento di attività di pubblico interesse, non li destina alle

predette finalità;

indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato

, previsto dall’art. 316-

ter

c.p. e costituito

dalla condotta di chi, salvo che il fatto costituisca il reato previsto dall’articolo 640-

bis

c.p.,

mediante l’utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non

vere, ovvero mediante l’omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente, per sé o per

altri, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque

denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee;

truffa a danno dello Stato o di un altro ente pubblico

, previsto dall’art. 640 c.p., comma 2, n. 1

c.p. e costituito dalla condotta di chi, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o

ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro

ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare;

truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche

, previsto dall’art. 640-

bis

c.p. e

costituito dalla stessa condotta di cui al punto precedente, se posta in essere per ottenere