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Zanetti S.p.A.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001

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F. Reati societari (art. 25-ter del Decreto)

F.1. Reati applicabili

Sulla base delle analisi condotte sono considerati applicabili alla Società i seguenti reati societari:

false comunicazioni sociali

, previsto dall’art. 2621 c.c. e costituito dalla condotta degli

amministratori, dei direttori generali, dei dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili

societari, dei sindaci e dei liquidatori i quali, con l’intenzione di ingannare i soci o il pubblico e al

fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto, nei bilanci, nelle relazioni o nelle altre

comunicazioni sociali previste dalla legge, dirette ai soci o al pubblico, espongono fatti materiali

non rispondenti al vero ancorché oggetto di valutazioni ovvero omettono informazioni la cui

comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale, o finanziaria della

società o del gruppo al quale essa appartiene, alterandola in modo sensibile e idoneo ad indurre in

errore i destinatari sulla predetta situazione. La punibilità è estesa anche al caso in cui le

informazioni riguardino beni posseduti od amministrati dalla società per conto di terzi;

false comunicazioni sociali in danno della società, dei soci o dei creditori

, previsto dall’art.

2622 c.c. e costituito dalla condotta degli amministratori, dei direttori generali, dei dirigenti preposti

alla redazione dei documenti contabili societari, dei sindaci e dei liquidatori i quali, con l’intenzione

di ingannare i soci o il pubblico e al fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto, nei

bilanci, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali previste dalla legge, dirette ai soci o al

pubblico, esponendo fatti materiali non rispondenti al vero ancorché oggetto di valutazioni, ovvero

omettendo informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica,

patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo al quale essa appartiene, alterandola in modo

sensibile e idoneo ad indurre in errore i destinatari sulla predetta situazione, cagionano un danno

patrimoniale alla società, ai soci o ai creditori;

impedito controllo

, previsto dall’art. 2625 c.c. e costituito dalla condotta degli amministratori i

quali, occultando documenti o con altri idonei artifici, impediscono o comunque ostacolano lo

svolgimento delle attività di controllo legalmente attribuite ai soci o ad altri organi sociali;

indebita restituzione dei conferimenti

, previsto dall’art. 2626 c.c. e costituito dalla condotta degli

amministratori i quali, fuori dei casi di legittima riduzione del capitale sociale, restituiscono, anche

simulatamente, i conferimenti ai soci o li liberano dall’obbligo di eseguirli;

illegale ripartizione degli utili e delle riserve

, previsto dall’art. 2627 c.c. e costituito dalla

condotta degli amministratori che ripartiscono utili o acconti su utili non effettivamente conseguiti o

destinati per legge a riserva, ovvero che ripartiscono riserve, anche non costituite con utili, che non

possono per legge essere distribuite;